Associazione culturale per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico, letterario e ambientale romano

 



ATTIVITA' - PROGETTI

  IL PROGETTO DEL "NUOVO PONTE MILVIO"

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Nuovo ponte milvio maggio 08

Aiuola ponte milvio cavea

Aiuola ponte milvio 1 pianta

Aiuola ponte milvio 1 sez

Area  antistante Torretta 8 dic. 08

 

Area parcheggio tor di quinto 8 dic. 08

Ponte milvio parcheggio, torretta pianta 08

 

Progetto  Sosta viale Tor di Quinto (Ex-mercato)

Analizzando il progetto approvato dell’area di sosta di viale Tor di Quinto, ex area mercato, si suggerisce:

-     nel rispetto delle alberature secolari esistenti, la realizzazione a chiusura del parcheggio sul lato della piazza di ponte Milvio di una seduta  (sul tipo di quelle realizzate dal lato opposto della piazza per uniformare l’arredo) con schermatura sul retro ottenuta con una siepe alta circa mt.1,80 di lauro o lauroceraso. Idealmente, come da disegno allegato, la seduta potrebbe avere in parte forma curvilinea per dare un’idea di teatro raccolto dove sostare. In tal caso il chiosco bar andrebbe spostato più centralmente rispetto al marciapiede.

-    Si suggerisce per il marciapiede un’alternanza di materiali di pavimentazione, come sul lato opposto della piazza (per il medesimo concetto di uniformità degli arredi)

      -    Lungo il viale di Tor di Quinto altezza via Riano, adeguamento dell’aiuola dove è il bagno pubblico e la fontanella che dovrebbe essere pavimentata e schermata verso il mercato, magari con una mostra-fontana che abbellisca l’accesso  verso ponte Milvio.

Progetto piazza di Ponte Milvio e Torretta

       -     Rendere più piccola l’aiuola spartitraffico davanti alla Farmacia perché ostruisce il fluire del traffico ed è pericolosa

       -    Allargando leggermente le dimensioni dell’aiuola centrale, allungare il braccio pavimentato nord-sud (asse ponte-chiesa), arredarlo con sedute continue su entrambi i lati, che terminano con due fontane- vasche semicircolari, e circondarlo con siepi di sempreverdi e fioriture degradanti per creare una cavea ideale per la sosta pedonale.

 -    Davanti alla Torretta, inserire le caditoie d’acqua esistenti in ampie sedute munite di relative feritoie per lo scolo in un disegno curvilineo di richiamo anche all’antico disegno originario del Valadier. Rifacimento della pavimentazione.

       -    Creazione di un’aiuola gradonata con arbusti fioriferi di varie altezze laterale alla scala che porta al belvedere (che dovrebbe essere destinato a tutti) con muretto seduta.

       -    Fontanella inserita a chiusura della seduta (concorso di idee o semplice “nasone”?)

 -    Creazione di una gradinata semicircolare o curvilinea a chiusura verso viale Tor di Quinto.

        -   Spostamento della pista ciclabile che scenderebbe direttamente sul marciapiede esterno – cosa che già i ciclisti fanno abitualmente- lasciando il belvedere e  la scala per i pedoni (magari attrezzata anche per i portatori di handicap)

Aree sosta aggiuntive 

- miglioramento del parcheggio esistente a largo Maresciallo Diaz, area potenzialmente adatta al parcheggio interrato (se le note difficoltà idrogeologiche lo permettono)

- trasferimento dell’area destinata alle auto rimosse  in quella sottostante la tangenziale (tra v. Antonino da San Giuliano e v. Colli della Farnesina), destinando questa, oggi occupata dalle auto rimosse – più prossima a Ponte Milvio -, al parcheggio dei frequentatori della piazza.

- creazione di altro parcheggio nell’aiuola (in genere occupata da ambulanti) tra via de Robilant e lungotevere Maresciallo Diaz. 

Servizio minibus

-     Le aree di sosta e le fermate degli autobus su piazza di ponte Milvio dovrebbero essere collegate alla nuova Galleria Mercato di ponte Milvio con un servizio di minibus organizzato e gestito dagli stessi commercianti o dai gestori della sosta a pagamento.

 Viabilità

 -   Da tenere presente l’esistenza di una strada da cantiere sottostante la tangenziale (v. G. Volpi) adiacente al parco abbandonato che potrebbe essere sfruttata per realizzare un’alternativa alla viabilità evitando piazzale  ponte Milvio per coloro che dal lungotevere sono diretti verso Farnesina o Orti della Farnesina. La strada è praticamente già tracciata, serve il raccordo con via della Farnesina e lo studio di variazione della viabilità di non difficile attuazione.

Roma, 8 dicembre 2008   -    Corretto il 21 luglio 2009

 

Città senza cultura: città senza identità 

I barbari imperversano su Roma. Distruggono le vestigia dell’antichità come qualsiasi popolo conquistatore rade al suolo la città vinta per spregio verso il nemico e per imporre la propria effige.

Come allora si tagliavano gli acquedotti per assetare Roma, oggi tagliano le radici dell’identità romana. Non c’è limite all’arroganza di chi ignora e di chi disprezza le proprie radici. Per costoro non c’è divieto possibile, non c’è rispetto ammissibile: tutto si può invadere, colonizzare, vendere, trasformare, distruggere.

Gli esempi purtroppo sono all’ordine del giorno: dalla “pompa di benzina” della teca di Meier, al colossale “muro di Alcatraz” del Maxxi mai finito, alla distruzione dei giardini dell’Eur per farne un acquario, al tentativo di sventramento del Pincio, allo sconcio stravolgimento del Foro Italico…

Ultimo in ordine di tempo ecco arrivare la “proposta di riorganizzazione di piazzale Ponte Milvio” da parte del Gruppo del PD del XX Municipio, presentata il 20 luglio 2009 in conferenza stampa: un progetto a firma arch. Grimaldi che prevede la completa e definitiva trasformazione della storica piazza con la realizzazione di una sola carreggiata a doppio senso di marcia al centro, in linea con il ponte, la scomparsa quindi dell’aiuola centrale e l’ampliamento della zona pedonale a tutto il resto della piazza. Tutto ciò al fine di conciliare le esigenze del traffico e dei pedoni, di coloro che si radunano solo la sera dei weekend estivi per rispondere al richiamo della “moda ponte Milvio”, lasciando le auto in terza fila noncuranti di alcuna regola non solo del codice stradale ma anche della buona educazione, e di coloro che, dopo una giornata di lavoro all’altro capo di Roma, vorrebbero tornarsene a casa in santa pace e debbono invece sopportare di fare diversi chilometri in più per aggirare “l’isola pedonale” dedicata alla “movida” dei giovani di ponte Milvio.

Partiamo da qui: movida? Sicuramente pochi sapranno che questa parola  spagnola non significava affatto vita notturna e mondana, ma deriva dalla movida di Madrid, termine con il quale si indica il risveglio politico e culturale della Spagna negli anni Ottanta dopo la caduta del regime di Franco, sinonimo di “speciale vitalità artistica e di particolare dinamismo intellettuale” (da Internet Dizionario Hoepli; Giorgio De Rienzo linguista; Wikipedia), che nel linguaggio giovanile degli anni Novanta ha assunto poi il significato generico di divertimento, animazione, intensa vita notturna. Fino ad arrivare a interpretazioni estreme, come mi è capitato di trovare su Yahoo Answers dove si legge movida significa anche far le cose anti sgamo tipo rubi i soldi ad un tuo conoscente con un abile mossa e si dice “ho fatto una movida”, firmato “Savuz Gud”.

Basta fare un giro di ponte Milvio il sabato sera per rendersi conto che questi giovani trasognati e strafottenti che vagano con la bottiglia di birra in mano cercando gli amici o bloccano il traffico con l’auto per parlare tranquillamente con qualcuno appollaiato sui tavolini a sorseggiare un aperitivo senza avere il disturbo di scendere, questi giovani noncuranti di regole, di educazione, di buon senso non danno l’idea di stare a discutere d’arte o di letteratura, meno ancora di sapere il valore storico del luogo dove si trovano.

Non è una piazza qualsiasi ponte Milvio: è un concentrato di 2500 anni di storia, sapientemente progettata nelle linee attuali dalla mano dell’architetto Giuseppe Valadier che tra il 1805 e il 1809 trasformò la Torretta e ideò la forma ovale della piazza coronata da doppio filare di alberature per dare la giusta importanza all’ingresso nord della Città, passaggio e punto di sosta obbligati per viaggiatori, pellegrini, studiosi, artisti e commercianti per entrare in Roma perché qui dovevano attendere il controllo della Dogana.

Ma se si è permesso che un ponte supervincolato come il Milvio, il più antico ponte romano ancora fruibile (lo costruì in muratura Marco Emilio Scauro nel 109 a.C, ma già esisteva in legno dal VI secolo a.C.) soggiacesse alla moda dei lucchetti  che ne deturpano ormai stabilmente le spallette; che extracomunitari sostino in maniera continuativa sul ponte vendendo lucchetti e pennarelli indelebili che vengono usati per ogni tipo di scritte sul marmo dei parapetti; che l’Oasi naturalistica che si estendeva da ponte Milvio a ponte Flaminio fosse rasa al suolo per farne un arenile artificiale privato a pagamento “per lo svago dei cani e dei loro padroni”; che lo spazio antistante la Torretta, non sappiamo quanto in linea con i vincoli archeologici-monumentali, sia costantemente sfruttato come vetrina di lusso; che il nuovo mercato-paccottiglia di “Ponte Milvio Estate” abbia invaso la banchina sotto al ponte fin sotto le sue arcate; se si è permesso tutto ciò, non possiamo certo stupirci di un’innocente proposta che vuole cancellare completamente la piazza per il divago dei giovani d’oggi, che domani non sapranno più che farsene, solo perché non esiste autorità che semplicemente faccia rispettare le leggi esistenti.

Il problema della movida è facilmente risolvibile senza cancellare un altro pezzo storico di Roma: basta individuare aree di sosta limitrofe che esistono presso lo stadio della Farnesina lungo il viale A. di San Giuliano (aree attualmente vuote e non utilizzate) e metterle al servizio dei fruitori di ponte Milvio, creando al tempo stesso una zona di divieto assoluto di sosta su tutta la piazza da far osservare con tolleranza zero. Per coloro che non vogliono o non possono fare duecento metri a piedi piccoli bus elettrici garantirebbero il trasporto.

Ma c’è ancora qualcuno che ama Roma come se stesso?

Roma, luglio 2009


Francesca Di Castro

Associazione Roma Tiberina
Gruppo dei Romanisti

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